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Diete per colesterolo alto: benefici della chetogenica | New Penta

Scritto da Penta | May 24, 2022 10:30:00 AM

Tra le diete per colesterolo alto, la chetogenica è un’opportunità su cui vale la pena informarsi.

Come per molte altre condizioni di salute, l'alimentazione svolge un ruolo cruciale nella gestione del colesterolo alto. Mantenere una dieta equilibrata e sana è fondamentale per controllare i livelli di colesterolo.

La dieta chetogenica, con il suo approccio a basso contenuto di carboidrati e alto contenuto di grassi sani, può contribuire a migliorare i livelli di colesterolo, ma è importante informarsi adeguatamente e consultare un professionista della salute per personalizzare l'approccio.

Scopriamo qual è la dieta più indicata per gestire il colesterolo alto.

 

 

Colesterolo buono e cattivo: cosa sono

Sentiamo spesso parlare di colesterolo alto, ma non tutti sanno cos’è. Facciamo un passo indietro: il colesterolo è una molecola appartenente alla famiglia dei lipidi che si trova all’interno del nostro organismo. 

Esistono due tipologie di colesterolo, associate a due diverse tipi di lipoproteine:

  • Colesterolo buono HDL
    Colesterolo associato a lipoproteine ad alta densità, definite dalla sigla HDL. Queste sono anche dette “buone”, in quanto implementano la rimozione del colesterolo dal sangue, proteggendo i vasi sanguigni e il cuore. 
  • Colesterolo cattivo LDL
    Associato alle lipoproteine a bassa intensità, LDL, comunemente associate a fenomeni negativi per la loro capacità di trasportare l’eccesso di colesterolo dal fegato alle arterie.
    Il colesterolo “cattivo”, secondo le indicazioni mediche, dovrebbe  restare al di sotto dei 130 mg/dl. Inizia a risultare moderatamente alto quando è tra 200 e 239 mg/dl, mentre risulta alto al di sopra dei 240 mg/dl: in questi casi è importante capire come abbassare i valori di colesterolo LDL.

Cause del colesterolo alto

Le cause del colesterolo alto possono essere molteplici. Sappiamo che l’accumulo di LDL che circola nel sangue cresce con l’età e può essere influenzato da fattori come:

  • Stress accumulato;
  • Nicotina e monossido di carbonio presenti nelle sigarette;
  • Vita sedentaria e conseguente sovrappeso e obesità;
  • Alimentazione sbilanciata a base di grassi animali.

Per capire se si soffre di colesterolo alto, basta effettuare delle semplici analisi del sangue con prelievo. I valori sono espressi in milligrammi per decilitro (mg/dl) e sono associati a gradi differenti di rischio cardiovascolare: è auspicabile avere livelli bassi di colesterolo totale e di colesterolo LDL, ma livelli alti di colesterolo HDL.

 

Colesterolo alto: quando preoccuparsi

L’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri stima che in Italia una persona su tre soffra di ipercolesterolemia, patologia comunemente conosciuta come “colesterolo alto”. In buona parte dei casi non si è consapevoli del problema poiché spesso, a meno che non ci si sottoponga ad esami del sangue, questa condizione non presenta sintomi

Ma in uno stato avanzato le cose cambiano. Se il colesterolo alto non viene gestito adeguatamente può portare i seguenti sintomi:

  • Dolore toracico;
  • Senso di oppressione o costrizione;
  • Crampi;
  • Cefalea;
  • Confusione mentale.

L'ipercolesterolemia, infatti, si presenta come uno dei principali fattori di rischio per lo sviluppo di malattie cardiovascolari. Più precisamente, un aumento del colesterolo cattivo in eccesso tende ad accumularsi sulle pareti dei vasi sanguigni, formando placche che possono ostacolare il corretto flusso del sangue e possono essere alla base di ischemie vascolari. Un rischio che invece riduce il colesterolo buono.

 

Dieta chetogenica porta al colesterolo alto? Un mito o verità

Un comune malinteso sulla dieta chetogenica è che essa provochi un aumento del colesterolo. Questo mito nasce dall'idea che un'alimentazione ricca di grassi possa inevitabilmente portare all'ipercolesterolemia.

Tuttavia, le evidenze scientifiche raccontano una storia diversa. La dieta chetogenica, in molti casi, è associata a un mantenimento stabile dei livelli di LDL (colesterolo cattivo), a una riduzione dei trigliceridi e a un aumento delle molecole di HDL (colesterolo buono).
Per migliorare ulteriormente il profilo lipidico mentre si segue una dieta chetogenica, si possono adottare alcune strategie aggiuntive: limitare il consumo di caffè, preferire grassi insaturi a quelli saturi, aumentare l'apporto di fibre e praticare il digiuno intermittente.

Alcuni cibi tipici della dieta chetogenica, come avocado, verdure a foglia verde, cacao, cioccolato fondente, noci e semi, sono noti per i loro benefici nel controllo del colesterolo.

Pertanto, se ben bilanciata e personalizzata, la dieta chetogenica può contribuire positivamente alla salute cardiovascolare.

Dieta chetogenica e problemi di cuore

La dieta chetogenica è spesso oggetto di dibattito riguardo i suoi effetti sulla salute cardiaca. Nonostante le preoccupazioni sull'alto contenuto di grassi, diversi studi scientifici hanno esplorato i potenziali benefici e rischi per il cuore.

Colesterolo e profilo lipidico

Numerosi studi indicano che la dieta chetogenica può migliorare il profilo lipidico. Una ricerca pubblicata sul Journal of Lipid Research ha rilevato che questa dieta può aumentare i livelli di HDL (colesterolo buono) e ridurre i trigliceridi, sebbene possa anche aumentare l'LDL (colesterolo cattivo) in alcune persone​.

Infiammazione e salute cardiaca

La riduzione dell'infiammazione è un altro beneficio potenziale della dieta chetogenica. Uno studio su Nutrition & Metabolism ha scoperto che questa dieta può abbassare i marcatori di infiammazione, che sono collegati a un rischio minore di malattie cardiovascolari​.

Controllo del diabete e rischio cardiovascolare

Un controllo migliore della glicemia e una riduzione dell'insulino-resistenza, ottenuti con la dieta chetogenica, possono ridurre il rischio di malattie cardiache. Una ricerca pubblicata su Diabetes Therapy ha mostrato miglioramenti significativi nei livelli di glucosio nel sangue e nella sensibilità all'insulina tra i partecipanti che seguivano una dieta chetogenica​.

Pressione sanguigna

La dieta chetogenica può anche contribuire a ridurre la pressione sanguigna. Uno studio su Hypertension ha evidenziato che una dieta a basso contenuto di carboidrati, simile alla chetogenica, può portare a una significativa riduzione della pressione arteriosa, diminuendo così il rischio di ictus e altre malattie cardiovascolari​.

Le ricerche suggeriscono che la dieta chetogenica, se ben pianificata e monitorata, può avere effetti positivi sulla salute del cuore. Tuttavia, è cruciale personalizzare la dieta e monitorare regolarmente i marcatori di salute sotto la supervisione di un professionista sanitario per assicurarsi che i benefici superino i rischi.


Quali sono i benefici della dieta chetogenica VLCKD in caso di colesterolo?

La dieta chetogenica VLCKD (Very Low-Calorie Ketogenic Diet) può offrire vari benefici per i livelli di colesterolo. Studi scientifici hanno dimostrato che questa dieta può aumentare i livelli di HDL (colesterolo buono) e ridurre i trigliceridi, contribuendo a migliorare il profilo lipidico complessivo. Ad esempio, una ricerca pubblicata sul Journal of Lipid Research ha evidenziato che, nonostante l'aumento del colesterolo LDL (colesterolo cattivo) in alcuni individui, i benefici complessivi sul colesterolo HDL e sui trigliceridi sono significativi. Inoltre, uno studio su Nutrition & Metabolism ha riscontrato una riduzione dei marcatori di infiammazione, migliorando ulteriormente la salute cardiovascolare. Questi effetti combinati possono aiutare a ridurre il rischio di malattie cardiache e a migliorare la salute generale del cuore​.

Integratori da prendere nel caso di colesterolo alto

Quando si soffre di colesterolo alto, l'uso di integratori può essere utile per migliorare il profilo lipidico e supportare la salute cardiovascolare. Ecco alcuni integratori consigliati:

  • Omega-3: Gli acidi grassi omega-3, presenti in olio di pesce e semi di lino, possono ridurre i livelli di trigliceridi e migliorare il colesterolo HDL.
  • Fibre solubili: Integratori come il psillio possono aiutare a ridurre il colesterolo LDL.
  • Niacina (Vitamina B3): Può aumentare il colesterolo HDL e abbassare il colesterolo LDL.
  • Steroli e stanoli vegetali: Questi composti possono ridurre l'assorbimento del colesterolo nell'intestino.
  • Coenzima Q10: Supporta la salute cardiaca e può essere particolarmente utile per chi assume statine.

Questi integratori, se usati sotto supervisione medica, possono contribuire a gestire il colesterolo alto e migliorare la salute cardiovascolare complessiva.

Dati statistici e ricerche scientifiche sui benefici della dieta chetogenica per il colesterolo alto

Diversi studi scientifici hanno evidenziato i benefici della dieta chetogenica per le persone con colesterolo alto:

Substantial and Sustained Improvements in Blood Pressure, Weight and Lipid Profiles from a Carbohydrate Restricted Diet pubblicato nell'International Journal of Environmental Research and Public Health. Questo studio osservazionale ha seguito 154 pazienti con diabete di tipo 2 o tolleranza al glucosio compromessa, evidenziando che una dieta a basso contenuto di carboidrati ha portato a riduzioni significative della pressione arteriosa sistolica e diastolica, nonché a miglioramenti del profilo lipidico. Queste ricerche dimostrano che la dieta chetogenica, se seguita correttamente e sotto supervisione medica, può avere effetti benefici significativi per le persone con colesterolo alto, migliorando il profilo lipidico e la salute cardiovascolare complessiva. Non solo, altre conferme arrivano da Nutrition Reviews e da due studi pubblicati su MDPI. Il primo ha evidenziato che la dieta chetogenica può ridurre i marcatori di infiammazione, migliorando la salute cardiovascolare generale e il secondo ha mostrato che i partecipanti a una dieta chetogenica hanno riportato miglioramenti significativi nei livelli di glucosio nel sangue e nella sensibilità all'insulina. Un miglior controllo della glicemia può contribuire a ridurre il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, spesso associate a livelli elevati di colesterolo​.