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Penta
21.11.2022

Diete per colesterolo alto: alimentazione chetogenica

Tra le diete per colesterolo alto, la chetogenica è un’opportunità su cui vale la pena informarsi.

Proprio come accade per numerose patologie, anche quando si parla di colesterolo alto, l’alimentazione gioca un ruolo particolarmente importante. 

Infatti, mantenere un’alimentazione equilibrata e sana può rivelarsi fondamentale per tenere sotto controllo il livello di colesterolo: scopriamo qual è la dieta consigliata per il colesterolo alto.

 

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Colesterolo buono e cattivo: cosa sono

Sentiamo spesso parlare di colesterolo alto, ma non tutti sanno cos’è. Facciamo un passo indietro: il colesterolo è una molecola appartenente alla famiglia dei lipidi che si trova all’interno del nostro organismo. 

Esistono due tipologie di colesterolo, associate a due diverse tipi di lipoproteine:

  • Colesterolo buono HDL
    Colesterolo associato a lipoproteine ad alta densità, definite dalla sigla HDL. Queste sono anche dette “buone”, in quanto implementano la rimozione del colesterolo dal sangue, proteggendo i vasi sanguigni e il cuore. 
  • Colesterolo cattivo LDL
    Associato alle lipoproteine a bassa intensità, LDL, comunemente associate a fenomeni negativi per la loro capacità di trasportare l’eccesso di colesterolo dal fegato alle arterie.
    Il colesterolo “cattivo”, secondo le indicazioni mediche, dovrebbe  restare al di sotto dei 130 mg/dl. Inizia a risultare moderatamente alto quando è tra 200 e 239 mg/dl, mentre risulta alto al di sopra dei 240 mg/dl: in questi casi è importante capire come abbassare i valori di colesterolo LDL.

Cause del colesterolo alto

Le cause del colesterolo alto possono essere molteplici. Sappiamo che l’accumulo di LDL che circola nel sangue cresce con l’età e può essere influenzato da fattori come:

  • Stress accumulato;
  • Nicotina e monossido di carbonio presenti nelle sigarette;
  • Vita sedentaria e conseguente sovrappeso e obesità;
  • Alimentazione sbilanciata a base di grassi animali.

Per capire se si soffre di colesterolo alto, basta effettuare delle semplici analisi del sangue con prelievo. I valori sono espressi in milligrammi per decilitro (mg/dl) e sono associati a gradi differenti di rischio cardiovascolare: è auspicabile avere livelli bassi di colesterolo totale e di colesterolo LDL, ma livelli alti di colesterolo HDL.

 

Colesterolo alto: quando preoccuparsi

L’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri stima che in Italia una persona su tre soffra di ipercolesterolemia, patologia comunemente conosciuta come “colesterolo alto”. In buona parte dei casi non si è consapevoli del problema poiché spesso, a meno che non ci si sottoponga ad esami del sangue, questa condizione non presenta sintomi

Ma in uno stato avanzato le cose cambiano. Se il colesterolo alto non viene gestito adeguatamente può portare i seguenti sintomi:

  • Dolore toracico;
  • Senso di oppressione o costrizione;
  • Crampi;
  • Cefalea;
  • Confusione mentale.

L'ipercolesterolemia, infatti, si presenta come uno dei principali fattori di rischio per lo sviluppo di malattie cardiovascolari. Più precisamente, un aumento del colesterolo cattivo in eccesso tende ad accumularsi sulle pareti dei vasi sanguigni, formando placche che possono ostacolare il corretto flusso del sangue e possono essere alla base di ischemie vascolari. Un rischio che invece riduce il colesterolo buono.


Dieta per colesterolo alto: l'importanza dell'alimentazione

Ma quali sono le diete per il colesterolo alto e come agiscono sulla riduzione del colesterolo? Iniziamo col dire che l’alimentazione, ancora una volta, riveste un'importanza decisiva nella prevenzione di numerose patologie che affliggono il genere umano. Pur influenzando solo in parte il colesterolo in circolo, gli alimenti possono aiutare a gestire il problema e abbassare il colesterolo.
Pertanto, non è errato dire che esistano diete più o meno consigliate per il colesterolo alto.

 

Alimenti vietati nelle diete per colesterolo alto

Le diete per colesterolo alto prevedono l’eliminazione di alcuni cibi. È importante fare attenzione alla composizione degli alimenti scelti, in particolar modo quando si parla di grassi saturi di origine animale:

  • Carni rosse;
  • Salumi;
  • Frutta;
  • Formaggi;
  • Cibi lavorati;
  • Uova;
  • Aragoste;
  • Ostriche;
  • Seppie;
  • Gamberi;
  • Calamari.

 

Alimenti consigliati nelle diete per colesterolo alto

Le diete per colesterolo alto prevedono un'alimentazione varia, che includa:

  • Pesce: il pesce, sia grasso sia magro, presenta un basso contenuto di grassi saturi. Trote, aringhe, salmoni hanno elevate quantità di omega-3 che aiutano a migliorare i livelli di colesterolo HDL e a favorire la funzione normale del cuore;
  • Frutta e verdura: la frutta e la verdura assicurano un elevato apporto di vitamine, fibre, minerali e di sostanze antiossidanti ad azione protettiva;
  • Proteine vegetali: prediligere ceci, fagioli, fave e lenticchie alla carne rossa. I legumi sono gustosi, ricchi di proteine e privi di grassi;
  • Grassi di qualità: non tutti i grassi sono uguali. Ad esempio, gli oli vegetali come l’olio extravergine d’oliva sono grassi di qualità. I grassi non di qualità sono rappresentati invece da margarina, carne grassa, panna, burro e formaggi. 

Generalmente, una dieta per colesterolo alto deve essere equilibrata e varia al fine di evitare sovrappeso ed obesità, ovvero i fattori che predispongono allo sviluppo dell’ipercolesterolemia. In egual modo è fondamentale evitare una vita sedentaria, praticando almeno mezz’ora di attività fisica tutti i giorni.

 

Diete per colesterolo alto: perché è consigliata la cheto?

Tra le diete per colesterolo alto, è consigliabile quella chetogenica.

La dieta chetogenica è un regime che, grazie ad una drastica riduzione dei carboidrati, induce una risposta fisiologica definita “chetosi”. La chetosi è un processo che permette di alimentare il corpo grazie ai corpi chetonici, che vengono prodotti bruciando i grassi, favorendo così una eliminazione del peso in eccesso.

Nel corso degli anni si è compreso che questa strategia dietoterapica è utile non solo nella promozione della perdita di peso, ma anche in presenza di numerose patologie croniche non trasmissibili che spesso e volentieri insorgono in presenza di un’alimentazione non bilanciata e di un cattivo stile di vita. 

Infatti, la chetogenica, essendo basata su un basso contenuto di carboidrati e zuccheri, si è rivelata una dieta in grado di contribuire positivamente al miglioramento dei valori legati al colesterolo, riducendo di conseguenza la possibilità di sviluppare problemi circolatori.

Quali sono gli benefici della dieta chetogenica VLCKD in caso di colesterolo?

  • Aumenta la dimensione delle particelle LDL e diminuisce la loro inclinazione all’ossidazione;
  • Aumenta le HDL disponibili al riciclo delle LDL prima che queste inizino l'ossidazione;
  • Migliora il rapporto tra LDL/HDL;
  • Consente di abbassare i livelli di trigliceridi, il grasso addominale e il peso corporeo.