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dieta chetogenica
Penta
23.01.2023

Dieta chetogenica: quanto si perde?

Quanto si perde con la chetogenica è una delle domande più frequenti su questo regime alimentare, scelto da chi ha bisogno di perdere tanti kg grazie alla quasi totale eliminazione dei carboidrati.

Con la dieta chetogenica si possono perdere tanti chili? Per rispondere a questa domanda è necessario sapere come funziona la dieta chetogenica. Alla base di questa dieta c’è una drastica riduzione dei carboidrati che induce una risposta metabolica chiamata “chetosi”.

La chetosi è il processo che permette al corpo umano di funzionare utilizzando un “carburante” diverso dal glucosio (che di solito viene sfruttato a scopo energetico). Infatti, grazie alla chetosi vengono prodotti i corpi chetonici, elementi che bruciano i grassi e favoriscono una una rapida eliminazione del peso in eccesso sotto forma di massa grassa.

Ma quanto perde con la dieta chetogenica? E in quanto tempo?

 

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Dieta chetogenica, ecco quanti kg si perdono

Con la dieta chetogenica si perdono fino a 2 kg alla settimana. 

La dieta chetogenica infatti è una delle alternative migliori per chi desidera un cambiamento importante: se seguita in modo corretto e abbinata ad uno stile di vita sano e non sedentario, può apportare risultati visibili anche in poche settimane.

Le testimonianze di chi ha fatto la dieta chetogenica riportano risultati sorprendenti. Questi traguardi sono raggiungibili grazie al funzionamento della chetosi, che “forza” il corpo a bruciare rapidamente i grassi senza intaccare la massa muscolare.

Quanti si perde con la chetogenica è comunque un fatto soggettivo: i risultati variano da soggetto a soggetto, in base ad una serie di fattori che richiedono la valutazione e il follow-up di un medico, di un dietista o di un biologo nutrizionista.

 

Dieta chetogenica: i risultati nella perdita di peso

I risultati della chetogenica per la perdita di peso riguardano tutta la sfera della salute.

Numerosi studi scientifici hanno messo in evidenza un dato di fatto non banale: il peso in eccesso non è solo una questione estetica (come si è pensato per tanti anni), ma sovrappeso e obesità sono alla base di numerose patologie. 

In particolare, un recente Studio dell’Università La Sapienza di Roma ha evidenziato che il grasso di troppo non è un deposito inattivo, ma è un tessuto che genera uno stato di infiammazione di basso grado capace di minacciare salute e benessere. 

Per questo è fondamentale prendersi cura del proprio corpo e ricercare il benessere, partendo proprio dall’alimentazione. Esistono innumerevoli percorsi dietoterapici finalizzati al dimagrimento, ma la dieta chetogenica è attualmente una delle soluzioni più consigliate, soprattutto in presenza di obesità e di numerose altre patologie di tipo metabolico.

I risultati con la dieta chetogenica sono sostenuti dal controllo della fame dovuto ai corpi chetonici che, nella loro formazione, accrescono la sazietà rendendo più semplice la perdita di peso.

 

Dieta chetogenica: prima e dopo

Non esiste una risposta univoca alla domanda “Quanti chili si possono perdere con la dieta chetogenica?”: i risultati dipendono da soggetto a soggetto. Per questo è importante ascoltare le testimonianze di chi ha intrapreso davvero il percorso keto, come Barbara, che ha perso 32 kg grazie alla dieta chetogenica.

 

Perdere chili con la chetogenica non è l’unico risultato a cui puntare

Quando si parla di dieta chetogenica, non è importante solo sapere quanti kg si perdono. Infatti,  la chetogenica può rivelarsi un’alleata anche in presenza di alcune patologie, quali diabete tipo 2, sindrome metabolica, colesterolo alto, emicrania, PCOS, patologie della pelle e malattie neurodegenerative.

Ecco nel dettaglio come la chetogenica può contribuire positivamente in presenza di queste patologie:

  • Diabete tipo 2
    Il Diabete tipo 2 è una malattia che provoca nei soggetti che ne sono affetti una disfunzione dell’insulina e un notevole aumento di zuccheri nel sangue. La probabilità di sviluppare il diabete tipo 2 aumenta in presenza di fenomeni come sovrappeso e obesità, dovuti ad abitudini alimentari errate e all’assenza di attività fisica. Una dieta chetogenica VLCKD (Very Low Calorie Ketogenic Diet) può rivelarsi un'alleata importante: una marcata riduzione dei carboidrati e una consistente riduzione delle calorie giornaliere favoriscono dimagrimento, riduzione dell’insulino-resistenza e normalizzazione dei livelli di glicemia e di insulina nel sangue.
  • Sindrome metabolica
    La sindrome metabolica si radica in uno stile di vita e di alimentazione poco salutare ed è caratterizzata da sovrappeso, alto livello di trigliceridi nel sangue, basso livello di colesterolo buono, iperglicemia e pressione alta. In questo quadro, non è difficile comprendere quanto sia utile scegliere una dieta chetogenica per procedere con una perdita di peso rapida e selettiva.

  • Colesterolo alto
    Tra i benefici della dieta chetogenica compare anche la sua capacità di agire sui livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue. Infatti, gli schemi low carb sono caratterizzati dalla presenza di numerose fonti di acidi grassi essenziali, come gli omega-3, ovvero nutrienti capaci di controllare il colesterolo cattivo.
  • Emicrania
    La dieta chetogenica è consigliata anche in presenza di patologie apparentemente distanti dal mondo dell’alimentazione, come l’emicrania cronica. Infatti, i corpi chetonici grazie alla loro capacità di contrastare l’infiammazione e la produzione di radicali liberi, possono favorire una riduzione dell’infiammazione responsabile della sensazione di dolore.
  • Sindrome dell’ovaio policistico
    La sindrome da ovaio policistico, PCOS, è una patologia ginecologico-ormonale che rappresenta la causa principale di infertilità nel periodo riproduttivo. I suoi sintomi sono: dolore pelvico, aumento di peso, acne, ciclo irregolare e infertilità. Cosa c’entra la sindrome dell’ovaio policistico con il peso? Nella PCOS l’obesità, presente nel 50% dei casi, è capace di esacerbare le disfunzioni ovulatorie incidendo anche sull’insulino-resistenza. Ed è proprio qui che può intervenire la chetogenica, favorendo la riduzione dell’insulina nel sangue e contrastando l’insulino-resistenza.
  • Patologie della pelle
    La nutrizione passa anche dalla pelle. La psoriasi, che si presenta con la comparsa di lesioni cutanee di color rossastro, è un problema spesso associato a condizioni come l’obesità. Tra i fattori di rischio ambientale ci sono l’abuso di alcool, il fumo di sigaretta, lo stress, l’eccesso di peso e un’alimentazione ricca di “cibo spazzatura” e grassi saturi. La chetogenica, grazie alla sua azione anti-infiammatoria, favorisce sia una importante perdita di peso, sia una riduzione di quello stato infiammatorio che può influire negativamente nei pazienti affetti da psoriasi.
  • Malattie neurodegenerative
    Le applicazioni della dieta chetogenica si sono rivelate positive anche nel caso di malattie neurodegenerative come Alzheimer e la Sclerosi Multipla. Questo perché gli effetti di singoli chetoni come  l’acido β-idrossibutirrico hanno un ruolo anche nel processo di adattamento metabolico dei neuroni.