Dieta chetogenica: tutto ciò che devi sapere

Dieta chetogenica

La dieta chetogenica è un regime alimentare che permette, se eseguita correttamente, di perdere peso in poco tempo e, mediante il meccanismo della “chetosi”,  di ridurre il senso di fame. La chetogenica è una dieta consigliata anche in presenza di numerose patologie.

Scopriamo insieme il mondo della chetogenica.

Che cos’è la dieta chetogenica?

La dieta chetogenica è un regime alimentare che, grazie alla drastica riduzione dei carboidrati, induce una risposta metabolica definita “chetosi”.

La chetosi è un processo fisiologico che permette al corpo umano di funzionare utilizzando un “carburante” differente dal glucosio, normalmente sfruttato a scopo energetico. Infatti, la chetosi consente di alimentare l’organismo grazie ai corpi chetonici, che vengono prodotti bruciando i grassi, favorendo così una conseguente eliminazione del peso in eccesso.

Nello specifico, esistono due tipi di chetosi:

  • Chetosi endogena
    Si verifica quando i grassi utilizzati per la formazione dei corpi chetonici provengono dalle nostre riserve di grasso.

  • Chetosi esogena
    Si verifica quando l’organismo utilizza prevalentemente grassi alimentari, che vengono introdotti con un'alimentazione povera di carboidrati ma ricca di grassi.

 

 

La storia della dieta chetogenica fino ai giorni nostri

Non tutti sanno che la dieta chetogenica ha più di 100 anni. Infatti, iniziò a essere usata fin dagli anni Venti del secolo scorso per controllare gli attacchi di epilessia nei bambini resistenti ai farmaci. Ci si accorse ben presto che il trattamento causava anche una perdita di peso motivo per cui, nei decenni successivi, iniziò ad essere utilizzata per trattare l’obesità e per supportare la prevenzione di numerose malattie di carattere metabolico

Nel tempo sono stati portati avanti studi scientifici validi sulle possibili applicazioni di questo regime alimentare in presenza di patologie come la sindrome dell’ovaio policistico, il diabete tipo 2, la sindrome metabolica e l’emicrania e nel caso di patologie neurodegenerative, come il morbo di Parkinson, la sclerosi laterale amiotrofica e l’Alzheimer. Naturalmente, non parliamo di una cura, ma di un regime alimentare consigliato che, se unito ad un percorso medico e ad uno stile di vita sano, può fare la differenza.

Recentemente la chetogenica, per la sua capacità di contenere la fame e promuovere una veloce perdita di peso, ha conquistato star dello sport, personaggi della Silicon Valley e dive di Hollywood (come Halle Berry e le sorelle Kardashian). Ma, se da una parte questo approccio “modaiolo” ha valorizzato agli occhi del grande pubblico i vantaggi di un’alimentazione a basso apporto di carboidrati, dall’altra ha generato un ricorso pericoloso al fai-da-te.

Dieta keto

 

Dieta chetogenica: come funziona e quali sono i suoi principi

Perdere peso in modo sano e sicuro senza “patire” la fame? Non è una chimera, ma il punto di forza della dieta chetogenica, anche nota come dieta keto.

Alla base del funzionamento della dieta chetogenica c’è la produzione dei corpi chetonici, ovvero molecole che caratterizzano la chetosi e che vengono prodotte in condizioni di scarsità di carboidrati. 

I principali corpi chetonici sono tre: 

  • Acetone: è un composto volatile e viene eliminato tramite la respirazione e le urine;
  • Acetoacetato: è il primo corpo chetonico a formarsi e viene dosato nelle urine come simbolo precoce di chetosi;
  • D-β-idrossibutirrato: è rilevabile nel sangue come segno di chetosi a regime.

Il principio base di un percorso keto è ridurre drasticamente l’apporto di  carboidrati per promuovere in alternativa un consumo importante di grassi.

 

Il meccanismo della chetosi per dimagrire

Che cos’è la chetosi? Dal punto di vista fisiologico, la chetosi si innesca quando, in seguito a una forte riduzione dell’apporto di  carboidrati, il corpo brucia i grassi del tessuto adiposo per produrre i corpi chetonici che serviranno da fonte di energia alternativa. 

Questo stato fisiologico solitamente si concretizza nel nostro corpo nel giro di 36/48 ore, una tempistica che varia da paziente a paziente e a seconda della flessibilità metabolica del singolo soggetto. La produzione dei corpi chetonici, unita al deficit calorico, innesca la perdita dell’adiposità in eccesso favorendo così il calo del peso e il rimodellamento corporeo. 

Cosa succede al corpo che entra in chetosi? Durante una dieta chetogenica si assiste ad una importante soppressione dei livelli degli ormoni che aumentano l’appetito, mentre i livelli degli ormoni che inducono sazietà rimangono inalterati. Questo stato favorisce di conseguenza una gestione meno faticosa della fame.

 

A cosa serve la dieta chetogenica: i casi di applicazione

Come abbiamo già detto, la chetosi è un’arma metabolica molto valida per la perdita di peso e per contrastare l’obesità, ma non solo. Infatti, la dieta chetogenica, grazie a numerosi studi scientifici effettuati nel tempo, è considerata una valida alleata in presenza di problemi come:

  • Diabete tipo 2;
  • Emicrania cronica;
  • Sindrome dell’ovaio policistico
  • Sindrome metabolica.

 

Dieta chetogenica e Diabete tipo 2

Il Diabete è una malattia frequente, sottovalutata, capace di ridurre l’aspettativa di vita di molti pazienti ed è causata dall’aumento del livello di glucosio nel sangue (iperglicemia). Vi sono due diverse tipologie di diabete mellito

  • Diabete di tipo 1, che riguarda una percentuale bassa di diabetici, causato da un’assenza totale di insulina che tende ad insorgere durante l’infanzia e in adolescenza;
  • Diabete tipo 2, più comune, legato all’insulino-resistenza controllabile con lo stile di vita e i farmaci. 

Proprio in presenza di quest’ultimo problema la dieta chetogenica può rivelarsi una valida alleata poiché consente di ridurre la glicemia e soprattutto l’insulina nel sangue, rendendo le cellule più sensibili alla sua azione. In questo modo si migliora il controllo glicemico fino a ridurre l’assunzione di farmaci.

 

Studio scientifico: “La Very-Low-Calorie Ketogenic Diet come mezzo sicuro e valido nella gestione a lungo termine di pazienti obesi con Diabete di Tipo 2”.

Diabete e dieta

 

Emicrania cronica e dieta chetogenica

L’emicrania è una malattia neurologica dovuta a quella che è definibile una deregolazione della funzionalità energetica delle cellule cerebrali. In Italia 8 milioni di persone ne soffrono, in prevalenza donne. Dal 2020 è considerata dallo Stato a tutti gli effetti una vera e propria malattia invalidante. 

Ma cosa c’entra l’emicrania con la dieta chetogenica e i corpi chetonici? Iniziamo col dire che i corpi chetonici hanno sull’organismo un effetto anticonvulsivante, tonico-stimolante, antinfiammatorio, neuro regolatorio e anoressizzante. Inoltre, rispetto al glucosio sono più efficienti dal punto di vista energetico poiché il loro utilizzo da parte delle cellule genera più energia. 

Nei pazienti con emicrania che hanno scelto di seguire la dieta chetogenica, gli studi hanno evidenziato una diminuzione dell'eccitazione delle cellule del sistema nervoso centrale che è una delle componenti del dolore e un’azione di reset che consente il miglioramento dei parametri del paziente.

 

Studio scientifico: “Efficacia di una dieta chetogenica nel trattamento di pazienti con emicrania cronica refrattaria”.

Emicrania e dieta

 

Sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) e dieta chetogenica

La sindrome da ovaio policistico, definita PCOS, è una delle cause principali di infertilità nel periodo riproduttivo. In questo ambito, la perdita di peso favorita da una dieta chetogenica può essere un asset fondamentale per stimolare l’ovulazione

Questa problematica spesso si associa a elevati livelli di insulina nel sangue e  insulino-resistenza. In questo quadro, nel quale è di primaria importanza il carico glicemico, entra in gioco l’azione della dieta chetogenica che, riducendo l’insulino-resistenza, può generare un miglioramento di tutti i valori metabolico-ormonali connessi alla PCOS.

 

Studio scientifico: La dieta chetogenica in donne obese con sindrome dell’ovaio policistico e disfunzione epatica: uno studio pilota randomizzato, in aperto, a gruppi paralleli, controllato."

PCOS e dieta

 

Dieta chetogenica e Sindrome metabolica

La Sindrome metabolica non è una singola patologia, ma un insieme di fattori di rischio per lo sviluppo di patologie quali diabete, malattie cardiovascolari e ictus. 

Come si definisce clinicamente la sindrome metabolica? Solitamente si può parlare di sindrome metabolica se sono diagnosticati almeno 3 di questi sintomi:

  • Glicemia a digiuno >100 mg/dl;
  • Pressione arteriosa > 130/85 mmHg;
  • Trigliceridi a digiuno >150mg/dli; 
  • Colesterolo HDL (<40 mg/dl nelle donne e <50 mg/dl negli uomini);
  • Circonferenza vita >102 negli uomini e >88 nelle donne.

Per sapere se si è affetti da sindrome metabolica è necessario rivolgersi al proprio medico, che solo attraverso esami clinici specifici può dare risposta.

La dieta chetogenica è una strategia nutrizionale consigliata per chi soffre di questo problema poiché mediante la perdita di peso si assiste ad una netta diminuzione del rischio di malattie cardiovascolari.

 

Studio scientifico: “Riduzione del rischio cardio-metabolico e del peso corporeo mediante un Programma Multifasico con Very-Low Calorie Ketogenic Diet in donne con sovrappeso/obesità: Uno studio condotto nella vita reale”.

Sindrome metabolica e dieta

Quanto si perde con la dieta chetogenica?

La dieta chetogenica è un regime alimentare che presenta molti vantaggi e punti di forza, in primis la possibilità di perdere peso velocemente, senza soffrire quei pericolosissimi attacchi di fame che spesso e volentieri mandano all’aria tutti i sacrifici fatti. La domanda che si pongono in molti è la seguente: quanti kg si perdono con la dieta chetogenica? 

Partiamo col dire che non esiste una risposta univoca per tutti: ci sono elementi di differenza che cambiano da persona a persona e che rendono unico il percorso di ogni paziente. Detto ciò, seguire una dieta chetogenica vuol dire basare l’alimentazione quotidiana su una importante limitazione di zuccheri e carboidrati presenti, ad esempio, nella pasta, nel pane, nella pizza e nel riso, nei prodotti da forno etc.

In genere, questa strategia può favorire una perdita di peso di circa 2 kg a settimana poiché, grazie al meccanismo della chetosi, si bruciano più velocemente i grassi in eccesso senza intaccare la massa magra, ragion per cui questa dieta è amata anche dagli sportivi. Ma attenzione, un percorso di questo tipo ha bisogno del supporto costante di un medico per dare i suoi frutti nel modo corretto.

 

Dieta chetogenica: quali cibi?

Cosa mangiare nella dieta chetogenica? Qualsiasi cibo ad alto contenuto di carboidrati dovrebbe essere limitato

Tuttavia, una notevole distinzione va fatta se parliamo di dieta chetogenica esogena (quindi un programma dietetico normocalorico, in cui la maggior parte delle calorie giornaliere provengono dai grassi alimentari) o endogena (ovvero una dieta ipocalorica e con pasti sostitutivi).

Ecco un elenco di alimenti “vietati” per la dieta chetogenica, che devono essere ridotti o eliminati:

  • Cereali o amidi: prodotti a base di grano, riso, pasta, cereali, etc.;
  • Frutta;
  • Legumi;
  • Verdure zuccherine:  carote, pastinache, ecc.
  • Tuberi: patate, patate dolci;
  • Prodotti dietetici o a basso contenuto di grassi;
  • Salse come la salsa barbecue, la senape al miele, la salsa teriyaki, ketchup e maionese;
  • Alcolici.

Tra gli alimenti potenzialmente concessi, seguendo però le specifiche fornite da un referente sanitario specializzato, abbiamo:

  • Verdure a foglia verde, crocifere, melanzane, broccoli, pomodori, cipolle, cavolfiore, peperoni, cetriolo, asparagi, fagiolini, zucchine,sedano, spinaci, bietola etc.;
  • Carne: manzo, agnello, pollo, maiale, coniglio, tacchino, affettati, selvaggina, ecc.;
  • Salmone, trota, tonno, sgombro, pesce azzurro, sardine, alici, frutti di mare;
  • Crostacei: granchio, gamberi, gamberetti, aragosta, astice;
  • Uova;
  • Formaggi stagionati, mozzarella, formaggi di capra, feta; etc.;
  • Yogurt greco;
  • Noci e semi: mandorle, noci, semi di lino, semi di zucca, semi di chia, ecc.;
  • Oli sani come l’olio extravergine di oliva, olio di cocco e olio di avocado;
  • Avocado e guacamole;
  • Funghi;
  • Condimenti come il sale, il pepe, le erbe aromatiche e le spezie;
  • Bevande: acqua e caffè.

 

Esempio di dieta chetogenica esogena

Una dieta chetogenica - per definirsi tale - deve prevedere una riduzione di  carboidrati < 50g al giorno (50 g di carboidrati non vuol dire 50 g di pane o pasta).

Inoltre, è necessario rispettare un corretto rapporto chetogenico (KR > 1.5-2) per essere sicuri di essere in chetosi e non in iperproteica. In altre parole, è importante mangiare più grassi che proteine. Ecco perché è fondamentale il ricorso ad un medico, dietista o biologo nutrizionista.

 

Dieta chetogenica endogena: l'importanza dei pasti sostitutivi

 Dimagrire non è soltanto perdere peso, ma perderlo in maniera corretta, senza perdere massa magra. A volte per dimagrire c’è bisogno di unire la conduzione di uno stile di vita sano al supporto di alimenti non convenzionali, di uso comune, tra questi troviamo i pasti sostitutivi.

I pasti sostitutivi sono cibi pronti all’uso o con minima necessità di preparazione, già porzionati e insaporiti, dal gusto dolce o salato. Al fine di evitare carenze nutrizionali, questi prodotti forniscono l’apporto di riferimento per la popolazione adulta di tutti i nutrienti indispensabili.

I pasti sostitutivi che sono necessari durante una dieta chetogenica o VLCKD, acronimo inglese che indica la dieta chetogenica fortemente ipocalorica, sono ipocalorici, ipolipidici, poveri di carboidrati e con proteine nobili di elevato valore nutrizionale.

Le loro fonti proteiche principali sono:

  • Proteine del latte (caseine e proteine del siero del latte);

  • Proteine della soia (anche sotto forma di proteine isolate);

  • Proteine dell’uovo (uovo intero, albume, tuorlo).

Per questi motivi gli alimenti funzionali e i pasti sostitutivi sono un elemento chiave per il successo di molte diete chetogeniche. Vista la loro specificità e attenzione ai dettagli, sono terapie dietologiche da affrontare sempre sotto stretto controllo medico.

 

Risultati e benefici della dieta chetogenica VLCKD

Il cibo costituisce un’arma a nostra disposizione per gestire meglio il nostro fisico: a confermarlo ci sono innumerevoli studi che hanno dimostrato nel corso del tempo in che modo la chetogenica può essere la dieta giusta sia per perdere peso, sia per soggetti con patologie di carattere infiammatorio e degenerativo.

Quali sono i benefici della dieta chetogenica? Proviamo ad elencarli: 

  • Perdita di peso
    Grazie al meccanismo della chetosi, che consente al corpo di utilizzare come carburante proprio i grassi in eccesso, i risultati in termini di perdita di peso possono arrivare più velocemente rispetto ad altre diete.

  • Miglioramento del microbiota intestinale
    Una buona salute intestinale è una base importante per perdere peso e per rendere più forti le difese immunitarie. L’equilibrio della popolazione batterica può rendere l’intestino capace di respingere le infezioni. Al contrario, lo squilibrio, evidente nell’obesità, può inasprire tutta una serie di  patologie infiammatorie e metaboliche.

  • Perdita di massa grassa
    Nella dieta chetogenica, grazie al procedimento biochimico che riguarda la formazione dei corpi chetonici, la perdita di peso è a carico principalmente della massa grassa.

  • Protezione della massa muscolare
    Grazie all’apporto ottimale di proteine garantito dalla dieta chetogenica, la massa muscolare non viene ridotta (diversamente da quella grassa).

  • Controllo del senso di fame
    I corpi chetonici nella loro formazione accrescono il senso di sazietà rendendo meno sacrificante la perdita di grasso.

  • Potere anti-infiammatorio
    L’azione anti-infiammatoria della chetogenica ha a che fare con un’assunzione molto limitata di carboidrati e zuccheri. Questi ultimi, infatti, sono dei “mediatori infiammatori” capaci di peggiorare tutta una serie di patologie croniche di natura infiammatoria. 

  • Controllo dell’insulina
    L'insulina è un ormone chiave per vivere in salute e a lungo. Assumere glucosio in eccesso porta come conseguenza una costante produzione di insulina che non è solo un problema estetico, ma è la base di partenza di numerose patologie e problemi di salute.

Dieta chetogenica pro e contro: ci sono controindicazioni?

Abbiamo visto quali sono i punti di forza e i vantaggi della dieta chetogenica, ma quando si inizia una dieta di questo tipo possono manifestarsi dei sintomi di astinenza da carboidrati. Ciò dipende dal riadattamento del corpo alla nuova alimentazione: nella maggior parte dei casi i sintomi sono lievi, di breve durata e non necessitano di trattamenti farmacologici, risolvendosi spontaneamente appena la chetosi entra a regime.

I sintomi, o controindicazioni, della dieta chetogenica possono essere:

  • Alito acetonico, dovuto all’emissione dell’acetone con la respirazione, che conferma l’effetto della dieta VLCKD (Very Low Calorie Ketogenic Diet);
  • Senso di fame: normale nelle prime 48 - 72 ore, tempo necessario ai corpi chetonici per essere prodotti e per agire sui centri ipotalamici della sazietà;
  • Mal di testa: questo sintomo è dovuto alla presenza in circolo dei corpi chetonici. Si tratta di un fastidio provvisorio che spesso non necessita di intervento farmacologico o che è comunque risolvibile con un qualsiasi antalgico che non contenga zuccheri.
  • Stanchezza e difficoltà di attenzione e concentrazione;
  • Alterazione del ciclo mestruale: questo sintomo è presente spesso nei radicali mutamenti di alimentazione (non solo nella chetogenica) ed è legato all’adattamento dell’organismo al nuovo equilibrio endocrino;
  • Stitichezza o diarrea: nei primi giorni di dieta, visto il cambio di alimentazione, può verificarsi uno dei due sintomi. Bere molto è un buon modo per affrontare questa situazione provvisoria.

 

Tutti questi sintomi tendono a scomparire in pochi giorni dall’inizio della dieta.
Studio scientifico:  "VLCKD: a real time safety study in obesity"

L’approccio scientifico alla chetogenica: l’importanza del medico

La dieta chetogenica è un'opzione scelta principalmente da chi vuole perdere peso in modo considerevole, ma come abbiamo detto è un regime consigliato anche in alcuni stati patologici che sussistono anche in assenza di sovrappeso o obesità.

Sia che venga usata a scopo di dimagrimento, sia che venga scelta come regime alimentare in presenza di condizioni patologiche, per la sua naturale composizione biochimica e per l’esclusione di un intero gruppo alimentare, bisogno ricordare che la dieta chetogenica è un protocollo alimentare che deve essere supportato da figure sanitarie competenti per evitare carenze nutrizionali.

 

 

La chetogenica applicata: il Metodo Pentadiet®

Il Metodo Pentadiet® è un metodo scientificamente testato che promuove la riduzione di peso attraverso una dieta chetogenica normo proteica a bassissimo contenuto calorico (VLCKD - Very Low Calorie Ketogenic Diet). 

Il Protocollo dietetico Pentadiet®  è un protocollo multifasico, ovvero composto da più protocolli dietetici organizzato in 5 step: Dimagrimento (step 1-2), Transizione (step 3-4) e Mantenimento (step 5). 

Il metodo si basa sull'utilizzo di pasti sostitutivi che compensano la riduzione dei glucidi con un apporto di lipidi e proteine di alto valore biologico. L’assunzione giornaliera di proteine e degli altri macro e micro nutrienti è in linea con quanto stabilito dall’EFSA (European Food Safety Authority) nel documento Scientific Opinion on the essential composition of total diet replacements for weight control del 2015 . 

Metodo SAIP

Perchè scegliere il metodo Pentadiet®?

  • Sicurezza
    Il Metodo Pentadiet® è un regime scientificamente testato. Il percorso si svolge in ogni sua fase grazie alla guida e al follow-up costante di un professionista della nutrizione opportunamente formato.  
  • Varietà
    Scegliere il nostro percorso vuol dire avere a disposizione un ricco catalogo di prodotti basato su varietà e versatilità. Dal dolce al salato, dalla colazione alla cena: è possibile contare su una vasta gamma di alimenti funzionali e utili per proseguire il percorso dietoterapico.
  • Gusto e qualità
    Gli alimenti New Penta si presentano come versatili in base ai gusti e alle esigenze dei pazienti. Tutti i prodotti contengono proteine di alto valore nutrizionale, sono a basso contenuto di carboidrati e grassi e a basso indice glicemico. Creme, dolci, frittate, budini, bevande, barrette, cornetti dolci e salati, pizza e pane low carb si presentano come un ottimo compromesso per perdere peso senza rinunciare al gusto e a pasti variegati. 

  • Semplicità
    Uno dei punti di forza ribadito da molti pazienti ha a che fare con la semplicità di preparazione dei pasti. Ogni porzione rappresenta il quantitativo giusto, senza bilance e senza perdite di tempo. Ciò che serve per perdere peso, tornare in forma e affrontare un percorso di rieducazione alimentare per mantenere i risultati ottenuti a lungo.
  • Assistenza
    Avere a disposizione un’assistenza costante è fondamentale durante un percorso dietetico come quello chetogenico. Scegliere Pentadiet® vuol dire anche questo.
  • Supporto
    Pentadiet® rappresenta un percorso, un metodo affidabile per perdere peso e per ottenere risultati non provvisori, ma nel lungo periodo. Ma scegliere questo percorso significa anche entrare a far parte di una vera e propria Community, all’interno della quale si possono condividere i propri risultati e supportare ogni persona nel suo percorso di cambiamento e miglioramento.