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Penta
24.05.2022

Dieta chetogenica: controindicazioni e falsi miti

La dieta chetogenica, uno dei regimi alimentari più noti degli ultimi anni, è spesso soggetto di critiche e dubbi, anche per via della sua applicazione in presenza di patologie. Infatti, se è una valida alleata nella perdita di peso, la dieta chetogenica è consigliata per la sua azione antinfiammatoria in presenza di alcuni stati patologici quali diabete tipo 2, PCOS e sindrome metabolica.

La dieta chetogenica risente di controindicazioni e falsi miti, nonostante la sua efficacia e la sua validità scientifica. 

In questo articolo rispondiamo alle seguenti domande: la dieta chetogenica ha controindicazioni? La chetogenica fa male

I falsi miti da sfatare su questo regime alimentare sono tanti: proviamo a scoprirli insieme.

 

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Storia della dieta chetogenica

La dieta chetogenica ha una storia che dura da un secolo. Viene utilizzata per la prima volta negli anni Venti del Novecento per controllare gli attacchi di epilessia nei bambini resistenti ai farmaci. Negli anni a seguire, grazie a validi studi, inizia ad essere impiegata come dieta per trattare l’obesità e viene consigliata anche in presenza di patologie come la sindrome dell’ovaio policistico, il diabete tipo 2, la sindrome metabolica e l’emicrania.

Un passaggio importante avviene nel 2003 quando il Ministero della Salute finlandese parla di dieta chetogenica come "terapia di prima scelta nel contrasto dell’obesità". Nel frattempo, la stessa indicazione arriva dalla task force europea di EASO (European Association for the Study of Obesity) che ha proposto proprio la dieta chetogenica VLKCD  (Very Low Calorie Ketogenic Diet) come strategia di attacco contro l’obesità.

Infatti, la dieta low carb VLCKD consente di contrastare l’obesità mediante la perdita di peso e placando il senso di fame, contribuendo con effetti positivi anche sulle complicanze metaboliche e sull’infiammazione.

Negli ultimi anni il regime alimentare chetogenico è stato rivalutato per la sua capacità di contenere la fame e promuovere la perdita di massa grassa. Questo percorso ha letteralmente conquistato dive, star dello sport e personaggi della Silicon Valley generando (purtroppo) un forte ricorso al fai-da-te.

Ma tra moda e salute ci sono delle differenze sostanziali. La chetogenica, per evitare effetti indesiderati e controindicazioni, deve essere affrontata con il supporto di figure professionali quali medici, dietisti e biologi nutrizionisti.

 

La dieta chetogenica fa male?

La dieta chetogenica non fa male, se prescritta dal medico. L’utilizzo della dieta chetogenica infatti appare estremamente promettente non solo nella perdita di peso, ma anche come regime alimentare di supporto in presenza di numerose patologie come obesità, diabete tipo 2, sindrome metabolica, emicrania cronica e ipertensione arteriosa. 

Inoltre, uno studio recente pubblicato sull’ American Academy of Neurology parla degli effetti positivi della chetosi in presenza di cellule tumorali. Lo studio necessita di approfondimenti, ma i risultati sono molto promettenti.

Nel corso degli anni, validi e copiosi studi scientifici hanno evidenziato che il peso di troppo è la causa scatenante nell’insorgenza di numerose malattie. Un recente Studio dell’Università La Sapienza di Roma ha rilevato che il grasso in eccesso non è un deposito inattivo, ma rappresenta un tessuto capace di generare uno stato di infiammazione di basso grado che può minacciare la nostra salute. 

La dieta chetogenica può essere una fondamentale alleata nella promozione di un percorso di cambiamento e miglioramento del proprio stile di vita. Infatti, rispetto ad altre diete, consente un importante controllo della fame nel percorso di perdita di peso.

In che modo? Grazie allo stato di chetosi, un processo fisiologico che consente al corpo umano di funzionare con un “carburante” diverso dal glucosio: il carburante di riferimento è costituito dai corpi chetonici che vengono formati a partire proprio dai grassi.

 

Effetti collaterali della dieta chetogenica

Quando si parla di controindicazioni della dieta chetogenica, è fondamentale ricordare che questo regime è sconsigliato in caso di:

  • Gravidanza e allattamento;
  • Insufficienza renale;
  • Insufficienza epatica; 
  • Diabete di tipo I;
  • Aritmie, angina, infarto miocardico recente;
  • Alcolismo;
  • Disturbi del comportamento alimentare e mentali.

Le controindicazioni della dieta chetogenica a bassissimo contenuto calorico (VLCKD) sono stati analizzati con un recente studio dell’Università di Napoli, che ha indagato i possibili effetti collaterali della chetogenica, concentrandosi sui tempi di insorgenza e sulla loro durata. 

I risultati dello studio hanno riportato che, nei soggetti analizzati, durante una dieta chetogenica non si sono verificati effetti indesiderati gravi. In alcuni soggetti si sono presentati effetti collaterali clinicamente lievi, quali stanchezza, stipsi, insonnia, mal di testa e nausea. In nessun caso tali  sintomi hanno portato all'interruzione del protocollo dietetico e sono stati facilmente gestiti dal professionista della nutrizione.

La dieta chetogenica ha pro e contro, come ogni percorso dietoterapico. 

 

Pentadiet fa male?

Pentadiet non fa male: la sua somministrazione avviene sotto controllo medico, a differenza di altri percorsi dietoterapici fai-da-te.

Da sempre la dieta chetogenica deve fare i conti con disinformazione, mezze verità e pregiudizi. Infatti, tutt’oggi, quando si parla di chetogenica ci si scontra con numerosi falsi miti. Proviamo a sfatare i più comuni.

  • La dieta chetogenica provoca danni renali? NO.
    Le VLCKD (Very Low Calorie Ketogenic Diet) non danneggiano i reni. Al contrario, sono in grado di influire positivamente sull’eventuale danno renale correggendo le complicanze renali del diabete.

  • La dieta chetogenica può danneggiare il fegato ed esporre alla NAFLD, una malattia che può portare a cirrosi e cancro al fegato? NO.
    L'inizio della dieta chetogenica condotta sotto controllo medico non solo non danneggia il fegato, ma può influire positivamente sulla minaccia della steatosi epatica. Infatti, numerose pubblicazioni scientifiche dimostrano che diete chetogeniche a basso apporto di glucidi possono essere usate nella fase di preparazione agli interventi di chirurgia bariatrica (chirurgia dell’obesità) proprio per “depurare” il fegato dall’accumulo di grasso.

  • Il processo della chetosi, portando alla formazione di molecole chiamate corpi chetonici, è una condizione tossica per l’organismo? NO.
    La chetosi non ha conseguenze negative sull’organismo nel lungo periodo: è una condizione fisiologica, non tossica. 

  • La dieta chetogenica è iperproteica? NO.
    Parlare di una dieta chetogenica iperproteica è un ossimoro perché un eccesso di proteine si converte in glucosio così da compromettere la chetosi e la riuscita della dieta.

  • La dieta chetogenica compromette la massa muscolare? NO.
    La chetogenica agisce sulla massa grassa e fa sì che l’organismo sfrutti i grassi a scopo energetico, senza aver bisogno di “smontare” le proteine muscolari per generare glucosio.