

Diete chetogeniche e perdita di peso: nuovi orizzonti dalla ricerca
Le diete chetogeniche (KD) continuano a essere al centro dell’attenzione scientifica per i loro potenziali benefici non solo nel miglioramento della salute metabolica, ma anche nella gestione del peso corporeo. Un recente studio pubblicato su Current Obesity Reports fornisce nuove evidenze sull’efficacia e le implicazioni cliniche delle KD, sottolineando la loro importanza come strategia nutrizionale.
Le KD si distinguono dalle altre diete per il loro meccanismo unico, che induce la chetosi, uno stato metabolico in cui il corpo utilizza i grassi come fonte primaria di energia invece dei carboidrati. Questo processo:
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Favorisce una rapida riduzione del peso corporeo.
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Aiuta a preservare la massa muscolare durante il calo di peso.
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Riduce i livelli di fame, migliorando il controllo dell’appetito.
Miglioramento del metabolismo energetico
Lo studio evidenzia che le KD migliorano significativamente il metabolismo energetico attraverso:
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La riduzione dei livelli di insulina, favorendo la sensibilità insulinica.
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Il miglioramento della flessibilità metabolica, permettendo al corpo di adattarsi più facilmente all’uso dei grassi come carburante.
Questi effetti sono particolarmente utili per le persone con obesità o sindrome metabolica, dove l’equilibrio energetico è spesso compromesso.
Benefici per la salute cardiovascolare
Le diete chetogeniche non si limitano alla perdita di peso, ma apportano anche benefici significativi alla salute cardiovascolare:
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Riduzione dei trigliceridi e del colesterolo LDL (“il colesterolo cattivo”).
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Incremento dell’HDL (“il colesterolo buono”).
Questi cambiamenti contribuiscono a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari, uno dei principali fattori di mortalità globale.
Impatto ormonale e regolazione dell’appetito
Le KD influenzano positivamente gli ormoni legati al metabolismo e all’appetito, come:
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La leptina, che regola il senso di sazietà.
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La grelina, nota come l'“ormone della fame”, i cui livelli si riducono durante la chetosi.
Questa regolazione ormonale aiuta le persone a mantenere un deficit calorico senza sperimentare un aumento significativo della fame.
Benefici a lungo termine e sicurezza
Nonostante alcune preoccupazioni iniziali sulla sicurezza delle KD, lo studio su SpringerLink conferma che, se ben pianificate e monitorate, queste diete possono essere sicure e sostenibili a lungo termine. Tra i vantaggi principali a lungo termine troviamo:
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Miglior controllo glicemico nei pazienti con diabete di tipo 2.
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Riduzione dell’infiammazione cronica, associata a numerose condizioni di salute.
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Potenziale neuroprotezione, rendendole utili per malattie neurologiche come Alzheimer e Parkinson.
Detto ciò c'è da ricordare che le diete chetogeniche non sono adatte a tutti e richiedono un approccio personalizzato. Con un approccio basato sull’evidenza scientifica e una supervisione adeguata, possono offrire benefici significativi sia a breve che a lungo termine.