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Dieta Proteica
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5.09.2025

Come iniziare il digiuno intermittente?

Perché iniziare il digiuno intermittente? 

Il digiuno intermittente è diventato un vero trend nel mondo della nutrizione, non solo per chi vuole perdere peso, ma anche per chi ricerca una modalità più flessibile di alimentazione e una maggiore attenzione all’equilibrio metabolico. 

Forse ti starai chiedendo: quali sono realmente i vantaggi del digiuno intermittente e perché così tante persone lo scelgono? I benefici principali di questa pratica sono molteplici: 

Ti permette di perdere peso in modo graduale e sostenibile, spesso senza l’ossessione del conteggio calorico quotidiano. Potresti notare una migliore sensibilità insulinica, che aiuta a prevenire il diabete e rende più efficiente la gestione degli zuccheri nel sangue. Molte persone riportano anche un aumento dell’energia e della capacità di concentrazione mentale durante la giornata, grazie a un miglior bilanciamento dei livelli ormonali. 

Ma il vero punto di forza è che il digiuno intermittente non è una dieta restrittiva: è un’alternanza programmata tra finestre di alimentazione e periodi di digiuno, che consente al corpo di mettere in pausa i processi digestivi e attivare meccanismi di “riparazione” e ottimizzazione metabolica.  

Questo spiega la popolarità crescente di questo approccio sia tra i professionisti del settore che tra chi cerca risultati pratici senza rinunce estreme. 

 

Quale protocollo di digiuno intermittente scegliere? 

Uno dei motivi per cui il digiuno intermittente si adatta facilmente a tanti stili di vita è la sua grande flessibilità. Esistono diversi protocolli tra cui puoi scegliere, e ognuno si distingue per durata del digiuno e modalità di distribuzione dei pasti. 

Metodo 16/8
 

Il più diffuso e apprezzato per la sua praticità: si basa su un digiuno di 16 ore seguite da una finestra alimentare di 8 ore. Ad esempio, potresti cenare entro le 20:00 e consumare il primo pasto alle 12:00 del giorno successivo, concentrando poi il resto dei pasti fino alle 20:00. Questo schema ti permette di saltare la colazione, mantenendo una routine semplice e sostenibile. È ideale per lavoratori, studenti e chiunque abbia orari regolari. 

Metodo 5:2 

In questo modello, si mangia regolarmente per 5 giorni alla settimana, mentre nei 2 giorni rimanenti (non consecutivi) si limita drasticamente l’apporto calorico (di solito 500-600 kcal). È perfetto per chi non ama restrizioni quotidiane ma non teme di variare la propria settimana alimentare. 

Eat-Stop-Eat 

Consiste in un digiuno completo di 24 ore una o due volte a settimana. Puoi, ad esempio, cenare alle 20:00 e poi mangiare di nuovo alle 20:00 del giorno successivo. È un approccio avanzato, adatto a chi ha già dimestichezza con il digiuno e vuole potenziare i benefici metabolici. 

Digiuno a giorni alterni 

Come suggerisce il nome, si alternano giornate di alimentazione “normale” a giorni di digiuno completo o di restrizione calorica significativa. Questa modalità richiede una maggiore pianificazione, ma può offrire risultati rapidi, soprattutto nella gestione del peso. 

Quando scegli il tuo protocollo, considera le tue esigenze, i tuoi obiettivi specifici e le abitudini quotidiane. Non c’è una soluzione “migliore” in assoluto: il protocollo perfetto è quello che si adatta meglio al tuo stile di vita e che riesci a mantenere a lungo termine senza stress. 


 

 

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Come iniziare il digiuno intermittente passo dopo passo

Iniziare il tuo percorso di digiuno intermittente non significa “saltare subito i pasti” o scegliere la variante più estrema. Al contrario, la gradualità e la personalizzazione sono le chiavi per il successo. 

  • Valuta il tuo punto di partenza: analizza il tuo stato di salute, le eventuali condizioni specifiche (patologie, gravidanza, farmaci), i tuoi livelli di energia e i tuoi obiettivi di perdita di peso o benessere. Se hai dubbi, consulta sempre un operatore sanitario prima di iniziare. 
  • Procedi in modo graduale: se non hai mai fatto digiuni prolungati, inizia con una finestra di 12 ore di digiuno e 12 ore di alimentazione (ad esempio, cena alle 20:00 e colazione alle 8:00). Quando ti senti a tuo agio, aumenta la durata della pausa (13, 14, fino a 16 ore), prestando attenzione alle risposte del tuo corpo. 
  • Scegli gli orari che si adattano alle tue esigenze: puoi optare per una finestra 12:00-20:00 per chi preferisce saltare la colazione o 9:00-17:00 se preferisci terminare prima la giornata alimentare. L’importante è che il protocollo scelto rispetti i tuoi impegni lavorativi, familiari e sociali. 
  • Pianifica pasti nutrienti ed equilibrati: durante le ore in cui mangi, privilegia cibi ricchi di proteine, fibre e grassi buoni. Pasti bilanciati ti permetteranno di mantenere energia costante ed evitare attacchi di fame che potrebbero compromettere il percorso. 
  • Ascolta il tuo corpo e monitora il tuo benessere: prendi nota delle sensazioni (fame, sazietà, livelli di energia), verifica come reagisci nei primi giorni e sii pronto/a a modificare gli orari o il protocollo se qualcosa non funziona come desideravi. 

Ricorda che il vero obiettivo è trovare una routine sostenibile e personalizzata, non inseguire la perfezione a tutti i costi. 



2. Cosa mangiare durante le finestre di alimentazione 

Durante la tua finestra alimentare, la qualità dei cibi è fondamentale per supportare il metabolismo, ottimizzare i risultati e garantirti salute a lungo termine. 

Privilegia sempre un’alimentazione bilanciata: 

  • Proteine magre: come pollo, pesce, uova, latticini magri o legumi, fondamentali per preservare la massa muscolare. 
  • Carboidrati complessi: ad esempio, cereali integrali, riso, patate dolci, quinoa e verdure ricche di fibre per un rilascio costante di energia. 
  • Grassi buoni: scegli olio extravergine di oliva, avocado, noci e semi, essenziali per il sistema ormonale e la sazietà. 

Limita il consumo di zuccheri, snack industriali e cibi ultra-processati: oltre a ostacolare i benefici del digiuno, rischiano di aumentare la fame e favorire i cali di energia. 

Non commettere l’errore di “mangiare poco” durante la finestra: un apporto calorico adeguato è indispensabile per non perdere muscolo e sostenere le funzioni vitali mentre il metabolismo si riadatta.

 

Alcune domande frequenti sul digiuno intermittente 

Come cominciare un digiuno intermittente? 

Ti suggerisco di iniziare con una finestra di 12 ore di digiuno, poi aumentare gradualmente a seconda di come reagisce il tuo corpo e dei tuoi impegni quotidiani. La progressione lenta permette di adattarsi senza stress e di evitare cali di energia. 

Quanto tempo ci vuole per perdere 5 kg con il digiuno intermittente? 

La risposta varia molto a seconda del punto di partenza, dell’età, dell’attività fisica e della dieta generale. In generale, per perdere 5 kg in modo sano dovresti mettere in conto dalle 4 alle 8 settimane, mantenendo un deficit calorico sostenibile e sempre abbinato a buone scelte alimentari. 

Cosa mangiare nelle 8 ore del digiuno intermittente? 

Concentra i tuoi pasti su alimenti ricchi di nutrienti: proteine magre, abbondanza di verdure, carboidrati integrali e grassi sani. Cerca di distribuire almeno 2-3 pasti principali e, se serve, uno spuntino, evitando zuccheri e cibi trasformati. 

Qual è il digiuno intermittente più efficace? 

La maggior parte delle persone trova il metodo 16/8 il più semplice e sostenibile, ma non esiste una risposta universale. Scegli quello che si integra meglio nella tua routine quotidiana e che ti consente di mantenere costanza nel tempo: la sostenibilità viene prima dell’estremismo. 

Consigli utili per un avvio efficace 

  • Inizia gradualmente: non è necessario forzare la mano; datti il tempo di sperimentare e capire cosa funziona per te. 
  • Personalizza orari e protocollo: scegli la finestra alimentare che si armonizza con i tuoi ritmi di lavoro e vita sociale. 
  • Mantieni una buona idratazione: l’acqua è indispensabile per il metabolismo, soprattutto nei periodi di digiuno. 
  • Registra i tuoi progressi e le tue sensazioni: annota livello di fame, energia, qualità del sonno e cambiamenti corporei per analizzare l’andamento e correggere il percorso, se necessario. 
  • Non trascurare mai la qualità della dieta: una corretta alimentazione assicura che il digiuno sia utile e non dannoso. 

Conclusione  

Iniziare il digiuno intermittente può essere una scelta efficace e sicura per perdere peso, aumentare l’energia e migliorare la salute metabolica, a patto di seguire un protocollo adatto a te e una dieta equilibrata. 

Scegli il metodo che senti più vicino al tuo stile di vita, procedi con gradualità e ascolta le esigenze del tuo corpo. Se cerchi un aiuto pratico per gestire le finestre alimentari e garantire sempre il giusto bilanciamento di nutrienti, affidati ai prodotti Pentadiet®: pratici, sicuri e pensati per accompagnarti verso i tuoi obiettivi. 

Non aspettare, il momento migliore per iniziare il tuo percorso di benessere è ora!