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dieta chetogenica
Penta
24.05.2022

Dopo la dieta chetogenica si ingrassa? Mito o verità?

Chi decide di intraprendere una dieta chetogenica si pone spesso alcune domande su quello che accadrà dopo la perdita di peso, per esempio se sia facile ingrassare dopo la dieta chetogenica, o sulla reintroduzione di carboidrati dopo la chetogenica.

Parliamo, infatti, di un regime che, mediante una drastica riduzione dei carboidrati, consente di perdere molto peso e massa grassa e di contenere il senso di fame.

Il funzionamento della chetogenica si basa su una risposta fisiologica, definito stato di “chetosi nutrizionale”, attivata dall’assenza dei carboidrati. Un corpo in chetosi non utilizza energia prodotta dai carboidrati, ma si alimenta grazie ai corpi chetonici, ovvero elementi prodotti bruciando i grassi.

Ma, diversamente da altri percorsi alimentari, la dieta chetogenica ha un inizio e una fine ben precisi. È quindi lecito chiedersi: dopo la dieta chetogenica si ingrassa? Si può mantenere il peso? E come avviene la reintroduzione dei carboidrati? Scopriamo  insieme cosa prescrive a riguardo il metodo Pentadiet.

 

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Dopo la chetogenica non si ingrassa: ecco come

Dopo la dieta chetogenica si ingrassa? In molti si pongono questa domanda: ma è davvero così? 
In seguito a qualsiasi dieta, chetogenica o mediterranea che sia, è possibile recuperare il peso perso e il traguardo del calo ponderale è importante quanto il suo successivo mantenimento. Infatti, dimagrire e conservare lo status acquisito è il primo grande passo da compiere in quella che possiamo definire “fase post-dieta”.


Nel caso della dieta chetogenica, iniziamo col dire che il primo ostacolo da superare riguarda la leggenda metropolitana che racconta che ogni chilo perso è un kg riacquistato. Infatti, se si segue una dieta di mantenimento o di transizione corretta, il peso riesce ad essere stabilizzato e non acquisito nuovamente.


Come fare per non ingrassare dopo la dieta chetogenica? Il fai-da-te non è il metodo migliore  per mantenere i risultati raggiunti nel tempo e non riprendere i chili persi: infatti, il supporto e il consiglio costante di un medico possono essere davvero indispensabili nella fase post-chetogenica.

 

Le Fasi di uscita dalla dieta chetogenica Pentadiet

L'uscita dalla chetosi è una fase cruciale per garantire il mantenimento del peso raggiunto durante una dieta chetogenica.

Questo processo deve essere gestito con attenzione per evitare un rapido recupero del peso e per stabilizzare il metabolismo. La transizione da una dieta chetogenica a una alimentazione equilibrata e sostenibile può essere realizzata attraverso diversi approcci metodologici, ciascuno con i propri vantaggi e considerazioni specifiche.
Uscire dalla chetosi vuol dire prevedere l'utilizzo di una dieta a basso contenuto calorico (LCD), caratterizzata da un regime calorico di circa 1200 kcal al giorno.

In questa fase, i pasti convenzionali vengono parzialmente sostituiti con due o tre pasti sostitutivi. Questo approccio è noto anche come Partial Meal Replacement (PMR) nella letteratura scientifica. In questa fase i pasti sostitutivi continuano a essere importanti in quanto le diete ipocaloriche sulle 1200 kcal al giorno, somministrate senza pasti sostitutivi, potrebbero fornire un equilibrato apporto di macronutrienti, ma pochi micronutrienti.

Questo potrebbe avere effetti imprevisti e nocivi non solo sullo stato nutrizionale, ma anche sulla gestione del peso. Le LCD contribuiscono a una dieta ben bilanciata dal punto di vista nutrizionale e al mantenimento della perdita di peso ottenuta con le Very Low-Calorie Ketogenic Diets (VLCKD).

Perché è importante una corretta transizione?

Dopo un periodo di restrizione calorica indotta con una VLCKD, nei muscoli si attiva un meccanismo di "difesa" che riduce il dispendio energetico. Lo scopo della LCD di transizione è mantenere il peso perduto e rialzare il dispendio energetico, con un apporto medio di circa 1200 kcal al giorno.

Durante questa fase, è consigliabile intensificare l'attività fisica per ottenere un ulteriore aumento del dispendio energetico e completare il percorso di rieducazione verso una vita sana ed attiva, indispensabile per mantenere il peso ideale nel tempo.

Successivamente si prevede l'utilizzo di una dieta ipocalorica bilanciata (HBD) che include ancora uno/due pasti sostitutivi. L'apporto calorico fornito in questa fase è vicino a quello della dieta di mantenimento del quinto step. Questo passaggio dietoterapico è però importante perché funge da periodo di svezzamento dai pasti sostitutivi.

Fare una corretta transizione verso il mantenimento, è indispensabile per aiutare e istruire il paziente ad uno stile alimentare corretto e fornirgli maggiore consapevolezza alimentare, scegliendo nutrienti sani per evitare il recupero del peso perso. Preferire alimenti a basso indice glicemico, integrali e ricchi di fibre è essenziale per evitare picchi glicemici e l'accumulo di grasso corporeo.


Reintroduzione dei carboidrati dopo la dieta chetogenica

Come reintrodurre i carboidrati dopo una dieta chetogenica? La dieta chetogenica prevede la reintroduzione dei carboidrati, i famosi “alimenti vietati” dalla keto, e si tratta di uno degli aspetti chiave del post dieta.

Nella reintroduzione dei carboidrati dopo la dieta chetogenica la parola d’ordine è “gradualità”. Perché? Nel passaggio dai 30-50g di carboidrati al giorno ad una fase post dieta è necessario che ci sia una fase nella quale il corpo si adatti nuovamente a gestire i carboidrati. La reintroduzione dei carboidrati si può suddividere in diverse tappe:

  • Prima tappa: carboidrati semplici come frutta e verdura;
  • Seconda tappa: in aggiunta alla frutta, si possono reintrodurre yogurt greco o latticini;
  • Terza tappa: si può reintrodurre un po’ di pane integrale o di segale;
  • Quarta tappa: reintroduzione dei cereali integrali in chicco o dei legumi.

La reintroduzione dei carboidrati dopo la chetogenica porta il corpo all’interruzione di produzione e utilizzo dei corpi chetonici, i quali avevano l’effetto di attenuare la fame. In transizione è quindi normale poter sentire più fame, ma è fondamentale resistere per non acquisire nuovamente i chili persi. Questa è la grande sfida non della dieta chetogenica, ma di ogni tipo di dieta: non si tratta esclusivamente di perdere peso, ma di condurre un vero e proprio percorso di rieducazione alimentare.

 

Dieta chetogenica e sport per non riprendere peso

Per non riprendere peso dopo la dieta chetogenica, oltre alla reintroduzione dei carboidrati, un fattore importante da considerare riguarda l’attività fisica: durante la fase di transizione è importante iniziare a fare sport. 

La reintroduzione dei carboidrati, in particolare, è consigliata proprio nella fase post “ work-out” poiché dopo l’esercizio fisico i trasportatori di glucosio GLUT-4 tendono a captare meglio i carbo, con conseguente introduzione di questi nella massa muscolare. 

Ricordiamo che la fase di transizione è una fase nella quale l’apporto calorico resta limitato e di conseguenza si può assistere ad una ulteriore - seppur limitata - perdita di peso.

Proprio come per l’alimentazione, anche quando si parla di reintroduzione dell’attività fisica è importante rivolgersi sempre ad un professionista, così da mantenere i risultati raggiunti con la dieta chetogenica e condurre uno stile di vita sano e salutare.

 

Dieta post chetogenica: l’importanza del medico

Come sappiamo, la dieta chetogenica è un'opzione terapeutica scelta principalmente da chi vuole perdere peso, ma può rivelarsi una valida alleata anche in presenza di stati patologici che prescindono da sovrappeso o obesità. 

Per la sua naturale composizione biochimica e per l’esclusione di un intero gruppo alimentare, la dieta chetogenica è un protocollo che deve essere seguito costantemente da figure sanitarie competenti.

Infatti, solo affidandosi al parere di professionisti è possibile seguire una dieta chetogenica e ottenere risultati vincenti, evitando tutti i problemi di salute legati tradizionalmente alle diete fai-da-te.